


Priestess
Opera originale - Terra cotta - 35×25X20 - 2022
Priestess è una scultura in terracotta che incarna una figura archetipica, sospesa tra il divino e l'umano. Il volto, stilizzato ma profondamente espressivo, richiama le antiche sacerdotesse, custodi di conoscenze sottili e di riti dimenticati. Gli occhi, scolpiti con forme pure e senza pupille, evocano uno sguardo interiore, rivolto verso dimensioni spirituali piuttosto che fisiche.
La superficie ruvida, lasciata in parte grezza, dialoga con la luce mettendo in risalto le imperfezioni materiche della terra, in contrasto con la quiete e l’equilibrio formale della figura. L’assenza di capelli e l’essenzialità delle forme accentuano l’aspetto atemporale della scultura, che potrebbe appartenere tanto a un passato mitico quanto a un futuro simbolico.
Priestess non rappresenta un volto preciso, ma uno spirito. È un tributo alla femminilità come presenza sacra, silenziosa e potente.
Opera originale - Terra cotta - 35×25X20 - 2022
Priestess è una scultura in terracotta che incarna una figura archetipica, sospesa tra il divino e l'umano. Il volto, stilizzato ma profondamente espressivo, richiama le antiche sacerdotesse, custodi di conoscenze sottili e di riti dimenticati. Gli occhi, scolpiti con forme pure e senza pupille, evocano uno sguardo interiore, rivolto verso dimensioni spirituali piuttosto che fisiche.
La superficie ruvida, lasciata in parte grezza, dialoga con la luce mettendo in risalto le imperfezioni materiche della terra, in contrasto con la quiete e l’equilibrio formale della figura. L’assenza di capelli e l’essenzialità delle forme accentuano l’aspetto atemporale della scultura, che potrebbe appartenere tanto a un passato mitico quanto a un futuro simbolico.
Priestess non rappresenta un volto preciso, ma uno spirito. È un tributo alla femminilità come presenza sacra, silenziosa e potente.
Opera originale - Terra cotta - 35×25X20 - 2022
Priestess è una scultura in terracotta che incarna una figura archetipica, sospesa tra il divino e l'umano. Il volto, stilizzato ma profondamente espressivo, richiama le antiche sacerdotesse, custodi di conoscenze sottili e di riti dimenticati. Gli occhi, scolpiti con forme pure e senza pupille, evocano uno sguardo interiore, rivolto verso dimensioni spirituali piuttosto che fisiche.
La superficie ruvida, lasciata in parte grezza, dialoga con la luce mettendo in risalto le imperfezioni materiche della terra, in contrasto con la quiete e l’equilibrio formale della figura. L’assenza di capelli e l’essenzialità delle forme accentuano l’aspetto atemporale della scultura, che potrebbe appartenere tanto a un passato mitico quanto a un futuro simbolico.
Priestess non rappresenta un volto preciso, ma uno spirito. È un tributo alla femminilità come presenza sacra, silenziosa e potente.